Zintek - Childrens surgical Hospital

45 occasions, according to the logic of “piece by piece” and therefore the transferability of experiences for the improved performance. This is not a jobdone “with the left hand”: on the contrary, this is the application of all resources available in the study for a specific and particular situation, both in functional terms and in terms of landscape and environment. We started, as always, from inspections on the field, in order to select the best area, identified in themost satisfactory site for healthiness and landscape amenity, close to the shores of Lake Victoria and characterized by the generous presence of trees and greenery, necessary to create an environment conducive to respite and care. What struck us most was the nature of the soil, a beautiful red clay, which immediately sparked the idea of using it as the main construction material, following the widespread pisé technique: hence the solution of building thick walls, typically used in rural construction, which naturally retain heat due to their strong thermal resistance and thus improve the use of energy resources. But architecture inworks by theRPBWis never naturalistic in the vernacular sense: the earth was processed to increase its resistance and resilience, thanks to the support of chemistry provided by the technology of Italian industry, and this led it to achieve the status of a good cement. The project was also a way of restoring dignity to the architecture of the place, of using local della trasmissibilità delle esperienze per il miglioramento delle prestazioni. Non è un lavoro fatto con la mano sinistra, ma al contrario l’applicazione di tutte le risorse disponibili nello studio per una situazione specifica e particolare, sia nei termini funzionali che in quelli paesaggistici e ambientali. Si è cominciato, come sempre, dalle perlustrazioni di campo per la scelta dell’area migliore, che è stata individuata nel sito più soddisfacente per salubrità e amenità paesaggistica, prossimo alle rive del lago Vittoria e caratterizzato dalla generosa presenza di alberi e di verde, necessario a creare un ambiente favorevole alla permanenza e alla cura. A colpire, soprattutto la natura del terreno, una bellissima argilla rossa, che ha acceso subito l’idea di utilizzarla come materiale principale di costruzione secondo la diffusa tecnica del pisé : da qui la soluzione dei muri spessi, utilizzati abitualmente nell’edilizia rurale, che trattengono naturalmente il calore per la forte resistenza termica e migliorano così l’impiego delle risorse energetiche. Ma l’architettura del RPBW non è mai naturalistica in senso vernacolare: così la terra è stata lavorata per aumentarne resistenza e resilienza, grazie al supporto della chimica fornito dalla tecnologia dell’industria italiana, fino ad arrivare allo status di un buon cemento. Una maniera anche di restituire dignità all’architettura del luogo, di usare materiali locali facilmente lavorabili in loco e di allestire