Zintek - Childrens surgical Hospital

39 building that would rise from the ground to inhabit, ideally, a light and bright space, with the eyes of the young residents at the height of the tree canopy. The idea of lifting has the same root as the word “relief”: to lighten the weight of pain. After all, this is precisely the reason and the force of human compassion that lies behind the idea of a hospice: to alleviate the pain of those who live there. And living among the trees harks back to children’s games and dreams, to tree houses and their powerful idea of creative freedom deeply connected to the natural world. The search for ameasure that is proportional to the physical sensitivity of the user is – as Alvar Aalto had intuited in Paimio – the fundamental law of every project, and in particular of those in which the person shows signs of a difficulty linked to their health state and their objective physical and psychological vulnerability. Medical science is allied with human science, and the scientific nature of medicine must come to terms with the question of beauty as a reflection of harmony with the environment and its constitutive elements. A therapeutic beauty, not an aesthetic one. It is therefore necessary, especially in those cases – such as the center for EMERGENCY to which this publication is dedicated – where a difficult reality often clashes with human needs, tending to overwhelm with the imperative of poverty the demand for a human form of solidarity before a technical one. dal terreno per abitare, idealmente, uno spazio leggero e luminoso, con gli occhi dei piccoli residenti all’altezza della chioma degli alberi. L’idea di sollevare ha la stessa radice della parola “sollievo”: togliere peso al dolore. In fondo è proprio questa la ragione e la forza di umana pietas che sta dentro l’idea di un hospice : alleviare il dolore di chi vi abita. E vivere tra gli alberi rimanda ai giochi e ai sogni dei bambini, alle case sugli alberi e alla loro potente idea di libertà creativa e profondamente legata al mondo naturale”. La ricerca di una misura proporzionale alla sensibilità fisica dell’utente è – come aveva appunto intuito Alvar Aalto a Paimio – la legge fondamentale di ogni progetto, e in particolare di quelli in cui la persona mostra i segni di una difficoltà legata allo stato di salute e alla sua oggettiva vulnerabilità fisica e psicologica. La scienza medica si allea con quella umana e la scientificità della medicina deve fare i conti con la questione della bellezza come riflesso di un’armonia con l’ambiente e le cose che lo compongono. Una bellezza terapeutica, non estetica. Dunque necessaria, soprattutto in quei casi – come il centro per EMERGENCY cui è dedicata questa pubblicazione – in cui una difficile realtà cozza spesso contro le esigenze dell’uomo, tendendo a soverchiare con l’imperativo della povertà la richiesta di una solidarietà umana prima ancora che tecnica.