Zintek - Childrens surgical Hospital

105 The cover is actually more an expression of “clever tech” than “high tech”, which would have been out of place in this pristine natural environment. In cross-section, Renzo Piano’s idea is almost reminiscent of a heron on Lake Victoria spreading its wings. These large “metal wings” are in fact the second roof, a sort of helipad, which acts as a sunshade for the envelope below and houses 2,670 square meters of polycrystalline photovoltaic panels that can provide sustainable electricity for the hospital. Therefore, from a physical and technical point of view, the strategy is multiple and integrated: the mass and thermal capacity of the perimeter walls are associated with the insulation and thermal lag of the multiple dry stratigraphy of the roof, which incorporates overhead skylights capable of triggering natural upward ventilation and bringing natural light into the innermost portions of the buildings. It is precisely the closing envelope on the roof that represents the most technologically advanced stratigraphy, which required a detailed and coordinated design. Its function is to seal the building against water and air, as well as being a thermo-phase barrier. This makes it possible to deal with temperature peaks at these latitudes: the second upper “sun cover” attenuates the shock of direct sunlight. La copertura è in realtà più un’espressione di “clever tech” che non qualcosa di “high tech”, che sarebbe stato fuori luogo in questo ambiente naturale incontaminato. In sezione trasversale, l’idea di Renzo Piano ricorda quasi un airone del lago Vittoria che dispiega le ali. Queste grandi “ali metalliche” sono di fatto la seconda copertura, una sorta di elitra, che agisce come parasole per la copertura di chiusura dell’involucro sottostante e ospita 2.670 mq di pannelli fotovoltaici policristallini in grado di fornire energia elettrica sostenibile all’ospedale. Dal punto di vista fisico tecnico, quindi, la strategia è multipla e integrata: alla massa e capacità termica delle pareti perimetrali si associano l’isolamento e lo sfasamento termico della stratigrafia multipla a secco di copertura, che ingloba lucernari zenitali in grado di innescare ventilazione naturale ascensionale e portare luce naturale nelle porzioni più interne dei corpi di fabbrica. Proprio l’involucro di chiusura in copertura rappresenta la stratigrafia tecnologicamente più avanzata, che ha richiesto una progettazione dettagliata e coordinata. La sua funzione è di tenuta all’acqua e all’aria, oltre a essere una frontiera termo-sfasante. Ciò consente di gestire i picchi termici a queste latitudini: la seconda copertura “parasole” superiore, di fatto, attenua lo shock da irraggiamento solare diretto.

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