- Committente: Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento
- Progettista: Architetto Andrea Bonazza
- Direzione Lavori: Architetto Manuela Baldracchi
- Durata lavori: Gennaio 2019- Giugno 2020
Il Sacrario di Castel Dante è un monumento a ricordo dei caduti della Prima guerra mondiale, che ospita le salme di 20.280 soldati italiani, austroungarici e cecoslovacchi. È stato costruito negli anni 1932-36 a cura del C.O.S.C.G. – Onoranze delle salme dei caduti di guerra, nel luogo dove un tempo sorgeva un antico maniero (Castel Dante), da cui ha preso l’appellativo.
Il progetto, a firma dell’architetto Fernando Biscaccianti (Urbania 1890-Bologna 1963), all’epoca docente di architettura alla Regia Accademia delle Belle Arti di Bologna, con la collaborazione dell’architetto Pietro del Fabro di Treviso, e per la parte statica dell’ingegnere Carlo Felice Jodi di Modena, ha avuto una gestazione lunga e difficoltosa, iniziata nel 1929, con la redazione di varie proposte progettuali.
Le problematiche evidenziatesi nella conservazione della struttura si potevano ascrivere al tema delle infiltrazioni di acqua piovana che avvenivano ormai da tempo sia dalle terrazze, originariamente pavimentate con grandi lastre in pietra, sia dalla cupola, che presentava un manto di copertura in lastre di piombo.
Il progetto di restauro è stato commissionato nel 2015 all’arch. Andrea Bonazza di Trento dalla Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, su delega del Ministero della Difesa – Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, proprietario del sito monumentale, con la finalità di risolvere i reiterati problemi di infiltrazione.
Per la cupola l’architetto ha previsto la sostituzione integrale del manto di copertura con uno analogo in lamiera di zinco-titanio zintek®, appoggiato su tavolato ligneo con intercapedine ventilata. I dettagli costruttivi sono indicatori di un sistema che permette non solo l’areazione sotto manto, ma anche la formazione di giunti di dilatazione tra elementi verticali, orizzontali ed obliqui, che garantiscono la durata del materiale nel tempo ed anche l’efficacia della impermeabilizzazione.
Il laminato in zinco-titanio zintek® dello spessore di 7/10, è stato scelto non solo per la garanzia di durata nel tempo ma anche per il colore opaco che assomiglia molto a quello del piombo originario e in grado, quindi, di mantenere inalterato l’effetto di chiaroscuro del progetto iniziale, determinato dall’alternanza di pietra calcarea (rivestimento), cemento (cornicione) e metallo (copertura).
Ditte ed enti coinvolti: Ministero della Difesa – Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, Inco di Pergine Valsugana TN, impresa edile appaltatrice, Ditta Pasquazzo e Perozzo di Scurelle TN, ditta per le opere di lattoneria, Zintek Srl di Porto Marghera VE, produttore di laminato zinco-titanio zintek®.