M9 è molte cose insieme ma soprattutto è un progetto di riqualificazione urbana che mira a celebrare il ‘900 in tutta la sua complessità, in una città che del ‘900 è il frutto, Mestre.
La base dell’intervento è stata “costruire sul costruito”, partendo dal recupero del vecchio Convento delle Grazie, inaccessibile al pubblico da oltre un secolo. M9 da qui si è sviluppato attraverso 7 corpi di fabbrica, di cui 3 di nuova edificazione: un dialogo tra architettura contemporanea ed edifici storici, integrato perfettamente nel tessuto urbano.
Firmato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton, M9 ha ottenuto la certificazione LEED Gold del Green Building Council, già sperimentata da Zintek con Renzo Piano al Muse di Trento.
La certificazione è stata conseguita grazie all’utilizzo di materiali sostenibili, durevoli ed esenti da manutenzione: la copertura a shed rivestita in zintek® tra tutti, i 276 pannelli fotovoltaici, 63 sonde del campo geotermico a 110 m di profondità per produrre il 100% del riscaldamento e il 40% del rinfrescamento e 2.260 mq aree servite dal sistema di attivazione di massa.
Con una superficie di circa 10.000 mq, rappresenta il più grande progetto culturale dell’area metropolitana di Venezia-Mestre e si caratterizza per la facciata di ceramica policroma di 13 colori per un totale di 20.822 elementi che determinano una resa estetica unica e si sviluppano richiamando, in perfetta armonia con il contesto, i toni dei palazzi veneziani.
Nell’ottica di diventare un punto d’incontro tra cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio, il Museo del Novecento costituisce non un museo in senso stretto, bensì una struttura in continua evoluzione caratterizzata da un allestimento innovativo (con installazioni interattive ed immersive ad alto contenuto tecnologico) e finalizzata “a far conoscere il passato, incoraggiare la comprensione del presente e consolidare la fiducia nel futuro”.