Un progetto virtuoso che riqualifica un’area abbandonata e mostra come sia possibile fare architettura, oggi, compiendo scelte tecnologiche d’avanguardia e rispettando vincoli di spazio e destinazione d’uso.
La nuova Cittadella dell’Edilizia E.R.P.A. – C.F.M.E.A. – C.P.T. di A.N.C.E. Venezia nasce a Porto Marghera nell’ambito del Piano di recupero dell’ex Area Agrimont in via Banchina dell’Azoto.
Affidato allo Studio di architettura Caprioglio Associati, il progetto ha visto il recupero e la riqualificazione di due edifici: un laboratorio in disuso e la vecchia infermeria.
Nel nuovo complesso trovano spazio tre distinti organismi che fanno capo ad ANCE Venezia, ovvero il Comitato Paritetico territoriale, il Centro formazione maestranze (con aule e laboratori didattici) e la Cassa edile, con uffici di sportello, uffici della Presidenza e sala del Consiglio. Vi si trovano poi una biblioteca, una sala conferenze con 165 posti a sedere e cabina di regia, un’area ristoro, mensa, bar e una terrazza attrezzata. L’edificio, moderno ed essenziale nelle forme, si caratterizza soprattutto per l’uso di due materiali: il cristallo dell’ampia vetrata sud, ombreggiata da brise-soleil, e il laminato in zinco-titanio zintek®, che riveste esternamente la quasi totalità, sia all’esterno sia all’interno.
La scelta dello zintek® come elemento principale è stata dettata da più fattori: innanzitutto, l’uso di un laminato metallico luminoso ma non riflettente – com’è lo zintek® una volta terminato il processo di ossidazione – permette di enfatizzare il dialogo delle superfici con la luce, secondo un tema caro all’architetto Caprioglio. Inoltre l’impiego dello zintek® anche per l’interior design regala agli ambienti un carattere di decisa contemporaneità, e si presta all’abbinamento con gli altri materiali presenti, vetro e legno.
In secondo luogo, grazie alla sua malleabilità il laminato zintek® segue tutte le linee e le curve del progetto, rivestendo come un abito su misura tanto le superfici piane quanto i due “silos” tondeggianti; le diverse tecniche di aggraffatura hanno poi consentito di creare sulle pareti esterne effetti grafici molto suggestivi. Inoltre lo zintek® conferisce protezione al complesso, data la sua estrema resistenza alla corrosione e all’aggressione degli agenti atmosferici.
Infine lo zintek®, autoctono e realmente a chilometro zero in quanto prodotto proprio a Porto Marghera, sposa appieno la visione della cosiddetta green landscape architecture, che nel caso della Cittadella dell’Edilizia si è tradotta in un’attenzione particolare alla riqualificazione energetica, alla scelta di materiali con bassi costi di manutenzione e all’impiego di soluzioni energeticamente convenienti come le facciate ventilate in zinco-titanio zintek®, l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto e l’applicazione di membrane fotovoltaiche nei brise-soleil della facciata sud.
La Cittadella dell’Edilizia è quindi un caso esemplare di riqualificazione riuscita, e mostra come potrebbe essere la Porto Marghera del futuro: un territorio rigenerato, nel quale si conciliano le esigenze di sviluppo urbano e riconversione funzionale con la volontà di mantenere viva la realtà produttiva locale, inserendola in un contesto di città metropolitana.
Un progetto certo ambizioso, che richiede un piano globale nel quale i singoli interventi si uniscano per ridisegnare l’intero paesaggio architettonico. Un progetto impegnativo, ma non impossibile, se tutte le forze coinvolte – dal progettista agli imprenditori fino agli installatori – sapranno integrare i propri sforzi e costruire una sinergia capace di potenziare le risorse disponibili.