Nel 2002 l’autorevole rivista Wallpaper ha citato l’architetto australiano Sean Godsell come una delle dieci persone destinate a “cambiare il modo in cui viviamo”.
Nel 2003 ha ricevuto una citazione dal presidente dell’American Institute of Architects per il suo lavoro per i senzatetto.
L’anno seguente il suo prototipo di Future Shack è stato esposto per sei mesi al Cooper Hewitt Design Museum dello Smithsonian Institute di New York.
La rivista Time ha nominato l’architetto nella sezione “Who’s Who – The New Contemporaries” del suo supplemento per lo stile e il design del 2005.
Era l’unico australiano e l’unico architetto nel gruppo di sette eminenti designer.